Oleh Ilika nasce il 2 settembre 1971 in un piccolo paese in Ucraina. Fin da bambino, ha sempre visto con enorme passione il mondo dello sport: come molti bambini, a sei anni, il suo più grande desiderio era quello di poter avere una divisa da calciatore, anche se nel piccolo paese in cui abitava, non c’era proprio possibilità di procurarsela!
Con il passare del tempo, la passione per l’attività fisica continua ad aumentare: a soli dieci anni, dopo essersi procurato, nella biblioteca del suo paese, un libro in cui venivano spiegati esercizi con manubri ed elastici, guardando le figure del libro, trascorre gran parte del suo tempo libero ad “imitare” quegli esercizi in una stalla, dal primo all’ultimo. Con l’aiuto di suo papà, dopo essersi costruito una sbarra per le trazioni (appoggiata su due tronchi!), inizia a cimentarsi in diversi esercizi di ginnastica, aumentando sempre più la sua forza.
Passa gli anni successivi della sua infanzia a praticare diversi sport, grazie alla possibilità fornita dalla scuola media e, in seguito, dalla scuola superiore, durante l’ora di educazione fisica: ginnastica artistica, atletica leggera, sci, calcio, pallavolo (nelle squadre della scuola), lotta libera, sambo, judo, karate… Ma per quanto si possa cimentare nello sport a 360°, totalizzando già ottimi risultati (800 m in 2′ 04″; Cintura Nera di Karate, totalizzando circa 20 podi in gare Nazionali di Kata e Kumite, per citarne alcuni…), la sua passione sportiva inizia a prendere una forma ben precisa: ginnastica artistica, lotta e sollevamento pesi… sono gli sport di forza a conquistarlo totalmente!
A 18 anni arriva la chiamata nell’esercito: dopo essersi preparato per l’Accademia Militare, viene selezionato assieme ad altri 29 soldati (tra oltre 440 candidati) e promosso a Sergente Capo del Reparto Paracadutisti-Guastatori , i corpi speciali dei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Lì, trova la possibilità di specializzarsi nella disciplina sportivo-militare del Triathlon Militare (sparo col kalashnikov, lancio di una granata, corsa) e del Sambo Militare (una sorta di sambo, con un po’ meno regole…). Mentre si sottopone a quotidiani allenamenti davvero faticosi (30-60 km di corsa al giorno), nota che alcuni soldati sembrano provare meno fatica… Scopre, quindi, che questi soldati sono dei ghirevik, e viene a conoscenza del Ghiri Sport, affrontando, in Accademia, la sua prima gara! Dopo l’esperienza della leva, consegue la laurea in Educazione Fisica, lavorando, in Ucraina, fino al 2000 come insegnante e allenatore di Ghiri Sport, Powerlifting e Arm Wrestling, restando comunque legato alla squadra sportiva di Ghiri Sport dell’esercito, e continuando formalmente anche la carriera di soldato sergente. Fonda, in Ucraina, la prima Federazione Regionale di Ghiri Sport, impegnandosi quindi anche nella politica sportiva.
All’inizio degli anni 2000, l’ International Gira Sport Federation, con l’intento di promuovere il Ghiri Sport nel mondo, chiedeva ai suoi maggiori esponenti la possibilità di “portare la ghiria” in altri paesi: il 18 settembre 2000, su incarico diretto della IGSF, si sposta in Italia e… come si dice di solito, tutto il resto è storia!